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L’aglio è molto sano. Tuttavia, il gusto e l’odore non piace a tutti. Alcuni hanno persino paura dell’aglio. Questa fobia si chiama “alliumphobia”, la paura dell’aglio. Inoltre, vi è pure la credenza che l’aglio scacci i vampiri!
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L’aglio orsino è un vero e proprio tuttofare. Non è solo un ospite gradito in cucina, ma è anche una pianta medicinale che può aiutare contro la tosse, la febbre, i disturbi gastrointestinali e l’ipertensione. Appena raccolto mostra il suo lato migliore!
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Le bacche di Aronia sono arrivate nella Germania dell’est dalla Russia negli anni ’70. La coltivazione di queste bacche era addirittura prescritta dalla legge. Era usata principalmente come colorante nell’industria alimentare.
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In tedesco si dà dell’asparago ai ragazzi con un bel fisico scolpito. Ciò è dovuto alla sua costituzione dritta e fine e al fatto che non possiede praticamente nessuna caloria. Siamo quello che mangiamo.
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Secondo una leggenda cinese, se un uomo avesse mangiato bacche di goji ogni giorno avrebbe vissuto fino a 252 anni. Questa bacca è anche vista come una fonte di giovinezza ed è un vero superfood: ricca di vitamine, calcio e fibre.
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Un altro nome per il basilico è erba del re. Il suo nome ha origine dalla parola greca “basileùs”, che significa re o sovrano. Già 4’000 anni fa gli egiziani usavano il basilico. Lo dimostrano i ritrovamenti nelle tombe delle piramidi.
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Anche se le coste hanno molte virtù come i buoni valori di vitamina C, di calcio e di proteine, questa verdura a foglia non è adatta a tutti. Le persone con problemi di gotta o di reni, così come i bambini, dovrebbero mangiare coste con moderazione. Un bicchiere di latte aiuta a neutralizzarne l’acido.
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Il cardo si trova principalmente nelle cucine francesi, italiane e spagnole. Nella maggior parte della Svizzera, questa verdura è ancora piuttosto sconosciuta. Tranne che nella Svizzera romanda. Lì, il cardo è un vero e proprio cibo festivo e viene spesso mangiato a Natale.
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La carota è per le verdure quello che la mela è per la frutta. Tuttavia, la verdura più popolare fra gli svizzeri non viene coltivata, come spesso si suppone, nel Canton Argovia che viene denominato in tedesco il “Paese delle carote”, bensì nel Canton San Gallo e nel Canton Berna.
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Il cavolo navone – chiamato anche rutabaga – ha avuto a lungo la reputazione di essere una verdura della guerra. In effetti, durante la prima guerra mondiale ci fu una carenza di cibo in Germania e, fino ad allora, il cavolo navone veniva usato come mangime per il bestiame. Da lì via, essendo estremamente resistente, il cavolo navone ha trovato la sua strada anche in cucina.
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I ceci sono divertenti? Il nome in tedesco lo lascia presagire, ma non è proprio così. Il nome latino è «Cicer arietinum». «Cicer» era pronunciato come «Kiker», ed è così che il cece ha preso il suo nome. Il legume può certamente portare un sorriso sulle labbra, per esempio con un delizioso hummus.
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Il cetriolo è un vero e proprio tuttofare. Stanco? Basta prendere il cetriolo invece del caffè. Alito pesante? Premete una fetta di cetriolo sul palato della bocca per 30 secondi. Sete? I cetrioli sono composti per il 95% acqua e aiutano a rimanere idratati. Provateli!
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L’indivia belga è la verdura nazionale belga, scoperta per caso. Intorno al 1830, un contadino belga aveva dimenticato le radici della cicoria in cantina. La pianta ha iniziato a germogliare e ciò è stata la nascita della cicoria belga.
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Ciliegie e rose non hanno nulla in comune se non il colore? Avete pensato male. Le ciliegie e le rose sono botanicamente correlate. Lo si può vedere soprattutto se si guarda da vicino i fiori di ciliegio. Quindi forse dovreste regalare dei fiori di ciliegio invece delle rose? Un’ottima idea.
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Per evitare di piangere quando si tagliano le cipolle, ci sono numerosi trucchi, da quelli bizzarri a quelli scientificamente provati. Per esempio, prima di tagliare, sciacquare il coltello e le cipolle con acqua fredda o tagliare la cipolla con un sorso d’acqua in bocca – si dice che entrambi i metodi aiutino contro le lacrime.
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Il coriandolo – o lo ami o lo odi. Il nome dell’erba deriva dalla parola greca «koris», che significa “cimice puzzolente”. Il nome è probabilmente derivato dal forte aroma della pianta di coriandolo.
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La mela cotogna è nota qui da noi soprattutto quando viene trasformata in marmellata, ma può anche essere usata come prodotto per la cura della pelle. In unguenti o creme, i semi di mela cotogna aiutano la pelle e le labbra screpolate, i capezzoli doloranti o le piccole ustioni.
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Qual è il contorno tipico della cucina tedesca? Senza ombra di dubbio i crauti. Fuori dai confini tedeschi sono infatti, assieme a patate e salsicce, un cliché nutrizionale tipico. Gli stessi germanici sono consapevoli del loro sapore acido, non a caso li chiamano “Sauerkraut” (sauer=acido) e sono ottimi abbinati allo stinco di maiale e a un boccale di birra.
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Il crescione non richiede cure speciali e non è complicato, forse da qui deriva il nome. Non ha nemmeno bisogno di terra per prosperare. Il crescione può germogliare anche sull’ovatta. Con la luce e l’acqua riceve abbastanza nutrienti per crescere.
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Sai cosa hanno in comune i fichi con noi umani? Ci sono alberi di fico maschio e femmina. Solo gli alberi femminili danno dei frutti. Gli alberi di fico maschio sono utilizzati per la fecondazione.
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Il finocchio è spesso usato nella cucina mediterranea. Ecco un fatto divertente: in greco, finocchio significa «maratona» e per gli antichi greci era un simbolo di successo e vittoria.
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Questa verdura è così nuova che non esiste ancora una traduzione ufficiale in italiano per “Flower Sprouts”. Per ora si usa anche il termine kalettes. È un incrocio tra i cavoletti di Bruxelles e il cavolo riccio (kale) ed è stato introdotto nel mercato in Inghilterra solo nel 2010.
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Formentino suona molto più attraente del nome tedesco «insalata di campo ordinaria». E poiché è tutt’altro che ordinaria, si chiama anche in molti modi: valerianella, songino, raperonzolo, dolcetta – che bei nomi!
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La fragola è un frutto davvero unico. È l’unico frutto che porta i suoi semi all’esterno. Tutti gli altri frutti hanno i semi o il nocciolo all’interno.
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Il kiwi non è solo un frutto, ma anche l’animale nazionale della Neo Zelanda. L’amore per questa specie di uccello porta i Neozelandesi a definirsi addirittura «Kiwi». Il nome del frutto kiwi, che conosciamo noi, deriva proprio da questo uccello.
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Donne, attenzione. Anche se non è stato mai direttamente dimostrato, le foglie di lampone sembrano aiutare il periodo della seconda fase del travaglio. Sono anche usate per promuovere l’inizio del parto. Si dice che i lamponi aiutino anche a curare i crampi mestruali e a regolare il ciclo.
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Cosa c’entra l’insalata iceberg con il ghiaccio? In passato, l’insalata veniva coltivata principalmente negli Stati Uniti orientali e spedita da lì. Per garantire che arrivasse fresca, i cespi di questa insalata venivano conservati su blocchi di ghiaccio (e venivano trasportati su rotaia). L’insalata iceberg deve il suo nome a questo metodo di trasporto.
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Sono nutrienti, ricche di vitamine, facili da digerire e disponibili in giallo, rosso, verde o nero. Una verdura esemplare, per così dire, oppure forse no? Infatti, le lenticchie contengono ingredienti indigesti per l’uomo, addirittura velenosi. Ma non preoccupatevi. Cucinarle le rende innocue.
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Il nome in tedesco suggerisce qualcosa di folle, ma la lollo è semplicemente un’insalata tagliata che cresce sia come lollo bionda (verde chiaro) che come lollo rossa. Una caratteristica tipica – a parte il colore – sono le foglie arricciate.
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Non è chiaro quante varietà ci siano di lupini (lupus=lupo), ma si dice che siano più di un centinaio. Tuttavia, non tutte sono adatte al consumo umano. Poiché il lupino contiene molte proteine, viene spesso utilizzato come alternativa alla soia.
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La mela è il frutto preferito dagli svizzeri. La mela più grande del mondo è stata raccolta in Giappone nel 2005 e pesava 1,9 kg, circa dieci volte il peso medio di una mela “normale”!
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La melanzana come sostituto delle sigarette? C’è una certa verità in questo mito. Come molte piante delle solanacee, che comprendono anche patate e pomodori, anche la melanzana contiene nicotina in quantità rilevabili. Ma tranquilli: la quantità è molto piccola.
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Il consumo di meloni può uccidere? Si dice che l’imperatore d’Asburgo Federico III sia morto per un’overdose di meloni. Oppure, ci si domanda se sia stata l’amputazione della gamba occorsa due mesi prima a causare la sua morte …?
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Mordereste con vigore una “Actinidia arguta”? Nessun problema, perché dietro questa specie dal nome che sembra molto pericoloso c’è l’innocuo mini kiwi. Si consiglia comunque di affettarlo o pelarlo.
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La Monarda Didyma ha anche il nome di «fiore del bergamotto». I nativi americani sono convinti ancora oggi del suo effetto antisettico. Anche gli sciamani usavano la Monarda Didyma per la guarigione delle ferite e contro le infiammazioni nella zona della bocca e della gola.
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L’origine del nome di questa erba, particolarmente apprezzata come condimento per la pizza, non è stata chiarita, ma si dice che derivi dal greco antico e che significhi qualcosa come «montagne lucenti».
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Una spezia afrodisiaca? Questo probabilmente renderebbe la vita di tutti i giorni più vivace. Forse la maggiorana aiuterà, dopo tutto è stata nominata simbolo di beatitudine da Afrodite, la dea dell’amore e della bellezza.
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La pastinaca gioca un ruolo fondamentale soprattutto per i genitori di bambini piccoli, in quanto è considerata la verdura ideale per gli alimenti per bambini grazie al suo sapore dolce e al basso contenuto di nitrati.
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Da dove deriva il termine “patata da divano”? Negli anni ’70, un gruppo di americani fondò un’associazione come movimento contro la mania del fitness, che a quel tempo era di moda. Si facevano chiamare i “Couch Potatoes”. In realtà questa espressione non è molto corretta, perché le patate sono sane!
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Se avete mai pensato di vedere un piccolo disco volante in giardino o in un campo, possiamo rassicurarvi: con ogni probabilità si trattava semplicemente di una zucchina patisson, nota anche come zucca disco volante per il suo aspetto.
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Chi non può fare a meno di un peperone verde, giallo o rosso sulla pizza o nell’insalata, deve fare attenzione quando li ordina nei paesi anglosassoni. Perché lì, chi ordina i «pepperoni», riceve un salame piccante.
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Con oltre 15 milioni di tonnellate, la Cina è in testa alla classifica dei maggiori produttori di pesche. D’altronde è «corretto» che sia così, se si parte dal presupposto che il frutto molto probabilmente ha proprio avuto origine in Cina.
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Il piccolo legume verde è una delle verdure più antiche del mondo. I piselli venivano coltivati e mangiati già nell’8’000 a.C.
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Non c’è semplicemente il pomodoro, ma in realtà ne esistono oltre 3’200 varietà in tutti i colori e forme. E i pomodori, come spesso si suppone erroneamente, non sono una verdura, ma un frutto.
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I fiori gialli della portulaca «vanno a letto» piuttosto presto: sono infatti aperti solo al mattino. I semi germinano correttamente solo a 25°C e solo se c’è abbastanza luce. Persino 5 mm di copertura del terreno sono troppi per i semi di portulaca.
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La celebre frase «sei come il prezzemolo» si può intendere come «sei una persona che si trova dappertutto, onnipresente», proprio come questa pianta aromatica che si può incontrare in ogni luogo e occasione.
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La patina bianca che si trova sulla prugna è uno strato di cera naturale che protegge il frutto dall’essiccazione e dai parassiti e pertanto gli impedisce di andare a male troppo velocemente. Dovreste lavare via questo strato prima di mangiarle.
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Il 2013 è stato l’anno della quinoa – proclamato ufficialmente dall’ONU. Questo perché la pianta è poco esigente, ma allo stesso tempo molto nutriente. Può essere utilizzata in molti modi in cucina ed è quindi considerata un alimento importante contro la fame nel mondo.
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Il rafano daikon è da intendersi come termine generale per un genere di piante che comprende circa tre membri e le loro rispettive sottospecie, a cui appartiene anche il ravanello. Il rafano o barbaforte, che viene spesso usato come spezia piccante, non fa però parte di questa famiglia.
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La rapa autunnale è utilizzata per costruire lanterne per il corteo «Räbeliechtli», una festa tradizionale di origine nordica che si tiene nel mese di novembre nei paesi germanofoni ed in particolare nella Svizzera tedesca. In passato, le rape venivano intagliate e servivano per illuminare la via d’accesso al villaggio per le feste di ringraziamento al cielo per i raccolti. Da qui è nata l’ormai nota processione «Räbeliechtli» delle lampade di rapa.
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Questa rapa piuttosto piccola, tondeggiante e bianca, ha ricevuto un onore speciale: è immortalata sullo stemma del comune austriaco di Keutschach am See.
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Il ribes e il rabarbaro condividono non solo il gusto aspro, ma anche i loro nomi. Il nome botanico del ribes è «Ribes», quello di una specie di rabarbaro «Rheum ribes». I due però non sono per niente correlati.
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L’infiorescenza del Broccolo Romanesco mostra le spirali di Fibonacci ed è quindi estremamente affascinante, soprattutto per i matematici. La forma dell’intero Broccolo Romanesco corrisponde esattamente alla disposizione dei fiori. Esso ha un sapore molto fine e contiene più vitamina C rispetto al suo fratello bianco, il cavolfiore.
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Non c’è quasi nessun’altra erba che abbia un significato simbolico così radicato come il rosmarino. Nell’antichità veniva consacrato agli dei, gli antichi Egizi mettevano i rametti di rosmarino nelle mani dei loro defunti per accompagnarli e per profumare il loro viaggio nell’aldilà. E nell’«Amleto» di Shakespeare, Ofelia porge una corona di rosmarino al protagonista come segno della sua fedeltà …
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La pianta di insalata è conosciuta principalmente con il suo nome italiano, il nome tedesco è per lo più caduto nell’oblio. O per caso sapevate che la rucola si chiamasse “Rauke” in tedesco?
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Il sedano di monte, o levistico, è chiamato colloquialmente, in tedesco, anche “erba Maggi”. Questo perché si dice che la pianta abbia un sapore simile al famoso condimento Maggi, che di per sé non contiene levistico. Il sedano di monte è adatto alla cucina calda e fredda per affinare insalate, salse, zuppe o stufati.
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Il 6% della superficie mondiale utilizzata per scopi agricoli è destinata alla coltivazione della soia. La proteina contenuta nel suo fagiolo è molto simile alle proteine animali, motivo per cui la soia è spesso utilizzata come alternativa vegetariana.
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Mentre il nome della specie suona molto esotico, le diverse varietà del Topinambur hanno nomi molto più famigliari. Con Henriette, Bianca, Lola o Stella superiore ci si dà più volentieri un appuntamento.La zucchina appartiene alla famiglia delle zucche e ha una particolarità: sulla pianta ci sono sia gli organi sessuali maschili che quelli femminili in fiori separati, che, tra l’altro, possono anche essere mangiati.
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L’oro rosso è una delle spezie più costose al mondo. Non c’è da stupirsi che lo zafferano sia spesso contraffatto in tutto il mondo, ancora oggi, spesso con una miscela di curcuma. Per questo motivo esistono criteri di qualità internazionali secondo la norma ISO 3632 su cui i consumatori possono fare affidamento.
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Lo sapevate che la zucca in realtà non è una verdura, ma un frutto? Più precisamente, la zucca è una bacca, perché i suoi semi sono nella polpa del frutto.
Calendario stagionale – cos’è?
Uve, melanzane, lattuga, cavolo rosso e altro ancora… Chi va a fare la spesa, troverà quasi tutto sugli scaffali della frutta e della verdura – in qualsiasi periodo dell’anno. Ma questo dà a noi consumatrici e consumatori un’immagine falsata: perché non tutta la frutta e la verdura crescono in Svizzera tutto l’anno. Per poter godere di tutti i tipi di frutta e verdura dalla A alla Z quasi 365 giorni all’anno, spesso essi vengono coltivati nell’emisfero sud del mondo e poi trasportati in aereo qui da noi. Ciò provoca un’elevata impronta ecologica, che secondo noi dovremmo assolutamente evitare!
Per avere una migliore visione d’insieme di quando è la stagione della frutta e della verdura alle nostre latitudini, basta dare un’occhiata al calendario stagionale svizzero: nel calendario stagionale si può vedere, ad esempio, quando le mele, i cetrioli, i meloni e gli altri frutti e le verdure sono di stagione in Svizzera. Oppure potete adottare un approccio diverso e cercare in modo specifico quali frutti e quali verdure sono attualmente di stagione.
Ve ne accorgerete: la frutta e la verdura regionali e di stagione non solo fanno risparmiare, ma hanno anche un sapore molto migliore.
Calendari stagionali – perché acquistare a livello regionale e stagionale?
Perché attenersi al calendario di stagione e scegliere frutta e verdure locali? Ci sono diversi motivi: il cibo regionale e stagionale è più rispettoso dell’ambiente in termini di bilancio energetico e di CO2. Le verdure e la frutta che provengono da contadini svizzeri hanno distanze di trasporto più brevi rispetto ai cibi esotici provenienti da tutto il mondo. Di conseguenza, frutta e verdure svizzere non devono essere confezionate in modo così elaborato generando meno materiale da imballaggio e meno rifiuti. Inoltre, si evita un consumo eccessivo di acqua se si acquista frutta e verdure coltivate a livello regionale. I frutti coltivati nelle regioni più aride del mondo richiedono un’enorme quantità d’acqua per crescere e prosperare.
Se vi attenete al calendario stagionale quando fate la spesa e acquistate solo prodotti regionali e di stagione, vi accorgerete subito che la frutta e le verdure regionali hanno un sapore meravigliosamente intenso! Le verdure e i frutti coltivati in Svizzera possono maturare completamente prima di essere raccolti. Affinché la frutta e le verdure esotiche possano essere trasportate dall’altra parte del mondo senza rovinarsi, devono essere raccolte acerbe. Questo spesso influisce in maniera negativa sul loro gusto.
Ve ne accorgerete: quando si acquista a livello regionale e stagionale, non solo si protegge la nostra natura, ma si fa anche qualcosa di buono per il palato. Il calendario stagionale dei «Contadine & contadini svizzeri» vi aiuterà a farlo.