Lo zucchero svizzero – una meraviglia naturale

Lo zucchero svizzero viene prodotto dalla barbabietola da zucchero. In tutto il mondo, circa un quarto dello zucchero proviene dalle barbabietole, tre quarti provengono invece dalla pianta tropicale della canna da zucchero. I due zuccherifici di Aarberg e Frauenfeld trasformano la barbabietola svizzera. Il contenuto di zucchero della barbabietola varia tra il 15% e il 20% a seconda delle condizioni climatiche. Ci vogliono circa 8 barbabietole per produrre un chilo di zucchero.

Nello zuccherificio le barbabietole vengono dapprima lavate, poi tagliate e messe nell’acqua calda. In questo modo si ottiene un succo grezzo, che viene lavato un’altra volta. L’acqua viene poi seprata dal succo grezzo per produrre un succo denso e infine si formano i cristalli di zucchero. Le centrifughe separano i cristalli dallo “sciroppo” rimanente e si produce così lo zucchero vero e proprio.


Zucchero di canna in un barattolo.

Tipi di zucchero: lo zucchero greggio non è zucchero di canna

Lo zucchero greggio è spesso confuso con lo zucchero di canna. Tuttavia, lo zucchero greggio può provenire sia dalla canna che dalla barbabietola. A differenza dello zucchero bianco, è meno raffinato, di conseguenza rimane ancora un po’ di sciroppo. Questo gli conferisce il suo tipico colore. Gli zuccherifici svizzeri producono anche zucchero greggio.

Molte barbabietole da zucchero in un mucchio.

I sottoprodotti dello zucchero

Ulteriori sottoprodotti sono generati dalla produzione dello zucchero. Dalla terra che resta attaccata alle barbabietole, lo zuccherificio produce un terriccio per fiori. La polpa delle barbabietola e la melassa si possono usare come foraggio. I contadini riciclano la calce usata per purificare il succo denso come fertilizzante.

Primo piano di canne da zucchero.

Una ricca storia culturale

La dolce seduzione ha una lunga storia. I reperti più antichi mostrano che già nell’8’000 a.C. si coltivava la canna da zucchero in Melanesia e Polinesia. Da lì lo zucchero conquistò il mondo. Nella tarda antichità, a Roma lo zucchero era un bene di lusso che proveniva dall’Asia. Anche quando, a partire dal 16° secolo, lo zucchero venne coltivato in tutto il mondo, fu ancora un bene riservato ai ricchi. Per addolcire il cibo, la popolazione normale usava al massimo il miele.

Nel 1747 un chimico tedesco scoprì che la barbabietola conteneva zucchero. Chi la coltivava e selezionava riuscì ad aumentare il suo contenuto zuccherino, dando origine alla barbabietola da zucchero odierna. Con il passare del tempo e il miglioramento delle tecniche di coltivazione, lo zucchero è diventato alla portata di tutti.


Perché c’è zucchero in così tanti alimenti?

Caramelle, ketchup o tè freddo. Lo zucchero è un compagno costante, talvolta criticato. Lo zucchero è un eccellente vettore del sapore, ciò lo rende un ingrediente popolare in molti alimenti. Inoltre funge anche da conservante.


Due barattoli di miele svizzero su uno scaffale.

Diverse alternative

Esistono numerose alternative allo zucchero, quali il miele, lo sciroppo d’acero, il succo d’agave o la stevia. Qualche anno fa, si prevedeva in particolare che la stevia avrebbe potuto avere un grande successo. Tuttavia, tra l’altro anche a causa del suo sapore leggermente amaro, non è ancora diventata ampiamente accettata e utilizzata nell’industria alimentare.


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